SPETTACOLO ANNULLATO
con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura e di Matucana 100 – Centro Cultural (Cile), MYES Catania e con il patrocinio di Goethe-Institut Palermo
Scritto e diretto da Salvatore Cannova
interpretazione e collaborazione artistica Antonio D’Angelo
elementi scenici e costumi Salvatore Cannova
musiche René Aubry
disegno luci Gabriele Circo
assistente alla regia Alessandro Accardi
tecnico audio e luci Lucio Bacile
produzione Tedacà, Teatro Ditirammu
in collaborazione con Compagnia Fenice Teatri
Antonio ha tanti nomi, nomignoli, soprannomi, uno per ogni nazione in cui ha vissuto. Il suo racconto inizia proprio da questi nomi, dall’istante in cui prende consapevolezza della sua condizione di straniero. Muovendosi tra i ricordi e le sensazioni vissute, si apre una riflessione sulla contemporaneità, la globalizzazione e su una generazione dalle radici sempre più sparpagliate.
Minchia esplora il sentimento di frammentazione provato da chi, oggi più che mai, si ritrova a vivere tra diverse città, regioni, nazioni. Parla di tutte quelle persone che, a causa dell’emigrazione contemporanea, mettono radici dovunque fino a sentirsi figli del mondo.
Uno spettacolo in cui prosa, danza e performance si fondono insieme per la ricerca di un linguaggio che possa parlare a tutti in una società che sente la necessità di cambiare.
A Bellarte puoi restare anche dopo lo spettacolo per cenare e chiacchierare con le artiste e gli artisti appena scesi dal palco.
Dopo la recita del 26 novembre, CENA CON L’ARTISTA con Compagnia Fenice Teatri. A partire dalle 20.30.