Antology vuole essere, essenzialmente una festa, perché per me ogni spettacolo è sempre stato come una festa, e un modo di incontrare il pubblico riassumendo quello che sono stato in questi anni, dalle prime esperienze a Zelig agli spettacoli da monologhista fatti a teatro negli ultimi anni.
Un racconto di vita profondamente segnato da figure evocate in scena – esperti di animali, registi bipolari, life coach, muratori di Renzo Piano - ma soprattutto da una figura femminile vincente e prevaricatrice, la mia “ crostatina” che altri non è se non la mia dolce metà.
Come se non bastasse vi racconto pure delle fragilità e delle inadeguatezze di un uomo alle prese con le sue schizzofrenie, comprese le mie difficoltà a rapportarmi con il razzismo e il bullismo, come comico e soprattutto come padre di un bimbo biologico biondo platino e di una bimba di colore adottata in Etiopia. E alla fine, forse per trovare l' "artefice" di queste fragilità, si parla e si ride anche del ricordo di una madre. La mia, come avrete intuito.