Gianni è un bidello di una scuola italiana. Uno studente gli regala "Lettera a una professoressa" di Don Milani e i ragazzi di Barbiana. Nel libro Gianni trova la sua storia, scopre che tra la scuola che combatte Don Milani e la scuola attuale ci sono molte cose in comune, che la scuola pubblica italiana è cambiata, ma non così tanto.
Gianni racconta la sua storia scolastica e umana, con tutte le pazzie e le paranoie di un adolescente, con la musica dei Nirvana e un amore non corrisposto, ma anche con tutte le difficoltà che la scuola nasconde. Perché la scuola italiana è ancora un luogo di umiliazione, di discriminazione e di ingiustizia.
Poi però Gianni finisce per guardarsi attorno, come i ragazzi di Don Milani. E scopre che in Finlandia la scuola pubblica ha preso tutta un'altra strada, una strada di coraggio, di fiducia e responsabilità. Esattamente le cose che mancano alla scuola italiana.
"Cara professoressa" è un canto d'amore per la scuola pubblica.
Dopo lo spettacolo, sabato 18 marzo il pubblico può cenare e bere insieme con l’artista, per chiacchierare ancora sullo spettacolo e poter fare all’attore delle domande, in un'atmosfera conviviale e informale. L’acquisto del biglietto spettacolo+cena dovrà essere effettuato entro la sera prima dello spettacolo. La cena prevede un menù fisso composto da tris di antipasto, primo, dolce, acqua, vino e caffè.